Stage

08/11/2008

M° Shiigi Munenori

                                                         Ritorno del M° Shiigi a Novembre 2008

Il M° Shiigi Munenori, caposcuola dell' ICHI DO BU JUTSU e Shihan di katori Shinto Ryu e Kashima Ryu sarà in Italia il prossimo novembre, dove esiste un nutrito gruppo  di suoi allievi distribuiti tra Prato, Bagno a Ripoli e Lastra a Signa. Il Maestro ha intenzione di costruire una forte base in Italia favorendo la nascita di una organizzazione all'interno dell'Ado-Uisp condotta tecnicamente dai suoi migliori allievi e gestita politicamente dal responsabile M° Volpi Gianni. In occasione della trasferta del Maestro si organizzerà uno stage nazionale a Bagno a Ripoli il 16 novembre. I particolari quanto prima on line.

     Conclusione visita del M° Shiigi                                                               21 novembre 2008

                                                           RELAZIONE di Gianni Volpi

Si e' conclusa venerdi 21, con l'ultima lezione a prato, la visita del m° Shiigi Munenori ai suoi allievi toscani, le due settimane sono state, a dir poco, intense. lezioni di eccezionale livello tecnico si sono alternate a momenti  di relazioni personali con il maestro, cene, visite in svariati posti,particolarmente gradito l'incontro del maestro con l'amministrazione di Pontassieve che lo ha omaggiato di un

M° Shiigi Munenori

 gradito dono e ricevuto nella sala consiliare. inoltre l'incontro con il presidente del settore ADO della U.I.S.P fortemente voluto da Shiigi sensei per sancire l'avvenuto riconoscimento del katori-shinto-ryu come settore aderente all'ADO.Quindi una venuta in Italia, questa volta, piena di significati e che ha definitivamente consacrato questa splendida realta', un grazie particolare a Maurizio Casu Antonella Naro e Stefano Nistri  vere anime del settore e allievi diretti del maesto. A loro l'onere e onore di   portare avanti questo impegno.

Un po' di tristezza alla partenza domenica 23, ma il maestro ha detto che tornera', perche' vuole seguire personalmente il gruppo dei suoi allievi, ed intanto il pensiero e' gia' all'appuntamento di maggio con il m° Kent Soresen, primo allievo di Shiigi sensei, che verra' a tenere 2 settimane di stage per continuare,cosi', il percorso iniziato dal maestro. quindi il lavoro non manca , gli impegni ci sono ma se lo spirito e' quello che abbiamo visto in questi giorni non c'e' alcun dubbio che tutto andra' per il meglio, la nave si e' staccata dal porto adesso  sta  a tutti noi navigare verso lidi migliori.

Auguri a tutti 

 

 

 

    Considerazioni Gruppo    Scuola Tradizionale                                                          24- novembre - 2008
                  

 

 
 

                                    JUDO TOSCANA

                             Gruppo Scuola Tradizionale

Oggetto : atteggiamento e regole


                                                     Agli insegnanti Judo Toscana G.S.T.

                                                                         
Egregi insegnanti, di solito non ci rapportiamo attraverso moniti per ricordare quale è lo spirito che anima il nostro movimento. Comunque ci troviamo nelle condizioni di evidenziare gli aspetti primari delle nostre attività ;



1)   le competizioni si devono svolgere in un clima di rispetto tra gli atleti, tra gli  insegnanti e tra il pubblico. Atteggiamenti irrispettosi non sono tollerati!

2)   Gli insegnanti non devono per nessuna ragione incitare o mettere in discussione i giudizi degli arbitri, i quali sono anche gli insegnanti stessi.

3)    Gli insegnanti devono curare gli aspetti tecnici che vanno contro lo spirito che anima questo tipo di attività, mettendo attenzione sulla posizione, sulle prese e sulle tecniche, le quali non devono sconfinare nell’agonismo esasperato.

4)   Gli insegnanti che arbitrano devono entrare nello spirito che queste attività siano     al    servizio del buon judo e non ad acclamare il “campioncino “.

5)     L’obbiettivo del nostro movimento ha lo scopo di educare i futuri judoka ad affrontare “anche” le competizioni ufficiali ma principal-mente inculcare loro la buona pratica del Judo, sia che passi dalle prove agonistiche ( gara) sia dall’aggregazione ( stage, allenamenti etc ).

6) ARBITRAGGIO : la scelta di optare per un arbitraggio che sia" utile al judo" scaturisce dal degrado che il Judo attuale sta attraversando. Alcune Organizzazioni si stanno adoperando per riportare in evidenza il Judo Educativo anche attraverso la competizione. Purtroppo abbiamo notato che con questa scusa si eccede nel presentare modelli di arbitraggio che possiamo definire " talebani". Noi abbiamo deciso di adottare il " buon senso" senza stravolgere i contenuti del combattimento, il quale deve sì essere corretto ma dal farlo diventare un balletto ce ne corre, per cui il nostro indirizzo si è orientato su questo principio : ogni categoria ha le sue esigenze e di conseguenza  l'arbitraggio e l'arbitro, il quale è sempre un insegnante, i quali si devono adeguare e mettersi al servizio. La nosta opinione è che attualmente sia il Judo al servizio dell'arbitraggio. Inoltre l'orientamento dei confronti  siano indirizzati necessariamente anche ai genitori  i quali, profani della pratica  e dello spirito giusto, devono" imparare " ad assistere i loro figli in solenne trepidazione " silenziosa ".

                     GiGianni     

 


Luigi Moscato