Considerazioni

10/11/2010

Toshiro Daigo a Prato

Jūdō kata‎ > ‎ Luca Stornaiuolo

Toshirō Daigo jūdan e il koshiki-no-kata dei samurai

 

450 anni di storia dell'antico bujutsu in uno stage per pochi intimi


Delle duekoryū di cuiKanō Shihan fu l'erede, la scuola di Kitō rappresenta il legame più forte tra il Kōdōkan Jūdō e il bujutsu dei samurai dell'epoca Tokugawa. Il filo diretto con la storia è vivente ed al tempo stesso già leggenda:Toshirō Daigo 10° Dan del Kōdōkan, ad 84 anni è l'ultimo e unico allievo rimasto del maestroHideichi Nagaoka, egli stesso già 10° Dan ed allievo diretto di Jigorō Kanō Shihan.


Quindi lo stage. È doveroso precisare che ilkoshiki-no-kata古式の形del maestro Daigo è l'analisi e la sintesi dell'antico jūjutsu, non solo di Kitō-ryū, ma in un certo senso di tutto il bujutsu antecedente la venuta del Prof. Kanō. I motivi di ciò ci sono parsi evidenti già al KōdōkanKata Course dello scorso luglio, ma in questo stage sono stati analizzati ed approfonditi con una meticolosità ancora più sorprendente.

Punto critico della lezione è stato immaginare di indossare loyoroi e di “sentirne” il peso e l'ingombro. Infatti il realismo delkata (omote) è dato sì dalla postura marziale e dai movimenti particolarmente lenti ditori e diuke, ma anche e soprattutto dall'idea che vuole i due samurai in lotta per la sopravvivenza in battaglia, con tutte le conseguenze del caso.

Mr. Kōdōkan”, così com'è soprannominato a Tōkyō, contrariamente a quanto ci si possa aspettare, inoltre è una persona molto sorridente e disponibile, sempre pronta ad elargire suggerimenti e buoni consigli, indipendentemente dall'esperienza pregressa dei suoi allievi.


Dell'invito allo stage dobbiamo ringraziare ancora una volta il maestroLuigi Moscato 7° Dan della Shiro Saigo di Prato, già diplomato “juku-tatsu” nelkoshiki-no-kata e nell'itsutsu-no-kata, e il maestroPiero Comino 7° Dan per l'organizzazione del tour di Daigo Sensei in Italia. Va inoltre detto che Mr.Kōdōkan non è venuto da solo, ma è stato accompagnato dalla maestraTaeko Nagai 7° Dan, che ha tenuto in contemporanea lo stage diju-no-kata, e dal simpaticissimo maestroTatsuya Matsumoto 5° Dan, nel ruolo di assistente e interprete ufficiale (come lo fu per il maestro Shigeya Matsumura 8° Dan, in occasione degli stages di Pomigliano d'Arco).

Il commento diIvo Stornaiuolo dimostra umiltà, furbizia e intelligenza: «Mi dispiace che questa volta il nostro Direttore Tecnico Regionale, la maestra Mafalda Chiaro, non abbia potuto prendere parte all'evento a causa del lavoro: è mancata davvero a tutti i nostri amici "giapponesi"!» E sul corso: «Come ci ha spiegato lui stesso, il maestro Daigo ha cominciato lo studio dei kata relativamente tardi poiché impegnato nella preparazione degli All Japan Judo Championship e che col senno di poi avrebbe approfittato maggiormente degli insegnamenti del maestro Nagaoka. Noi, imparando da questa sua esperienza, non abbiamo voluto fare lo stesso errore...»

Luca Stornaiuolo