Riflessioni

24/11/2008

Judo Toscana-G.S.T.

                                       

                           JUDO TOSCANA

                   Gruppo Scuola Tradizionale

 

Oggetto : atteggiamento e regole

 

                                                        Agli insegnanti Judo Toscana G.S.T.

                                                                         

 

Egregi insegnanti, di solito non ci rapportiamo attraverso moniti per ricordare quale è lo spirito che anima il nostro movimento. Comunque ci troviamo nelle condizioni di evidenziare gli aspetti primari delle nostre attività ;

 

1) Le competizioni si devono svolgere in un clima di rispetto tra atleti, insegnanti e il pubblico. Atteggiamenti irrispettosi non sono tollerati!

2)  Gli insegnanti non devono per nessuna ragione incitare o mettere in discussione i giudizi degli arbitri, i quali sono anche gli insegnanti stessi.

3)  Gli insegnanti devono curare gli aspetti tecnici che vanno contro lo spirito che anima questo tipo di attività, mettendo attenzione sulla posizione, sulle prese e sulle tecniche, le quali non devono sconfinare nell’agonismo esasperato.

4)  Gli insegnanti che arbitrano devono entrare nello spirito di essere al servizio del buon Judo e non ad acclamare il nuovo “campioncino “.

5)    L’obiettivo del nostro movimento ha lo scopo di educare i futuri judoka ad affrontare “anche” le competizioni ufficiali ma principalmente inculcare loro la buona pratica del Judo, sia che passi per le prove agonistiche ( gara) sia dall’aggregazione ( stage, allenamenti etc ).
 

6) ARBITRAGGIO : la scelta di optare per un arbitraggio " utile al judo" scaturisce dal degrado che il Judo agonistico attuale sta attraversando. Alcune Organizzazioni si stanno adoperando per riportare in evidenza il Judo Educativo anche attraverso la competizione. Purtroppo abbiamo notato che con questa scusa si eccede nel presentare modelli di arbitraggio che possiamo definire " talebani". Noi abbiamo deciso di adottare il " buon senso" senza stravolgere i contenuti del combattimento il quale deve sì essere corretto ma dal farlo diventare un balletto ce ne corre, per cui il nostro indirizzo si è orientato su questo principio : ogni categoria  ha le sue esigenze, e di conseguenza  l'arbitraggio e l'arbitro, il quale è sempre un insegnante, il quali si deve adeguare e mettersi al servizio delle finalità. La nosta opinione che attualmente è il Judo al servizio dell'arbitraggio e non viceversa. Inoltre l'orientamento dei confronti  devono essere indirizzati necessariamente anche ai genitori  i quali, profani della pratica  e dello spirito giusto, devono" imaparare " ad assistere i loro figli in solenne trepidazione " silenziosa ".

 

 

                                                           GiGianni      

                                 

GiGianni