20/04/2010
Uso e...abuso!
Uso e.....abuso!
Mi viene da pensare quel tale che si vantava di avere una Ferrari, ma aveva paura di guidarla, oppure un'altro tale aveva una Porsche ma fuori fase. Avere la fuori serie ma non andava! Perchè faccio questi paragoni?
Circa 10 anni fà cominciarono le trasferte di alcuni Maestri giapponesi in modo sistematico e costante, non con questo in passato non era successo, ma con una mentalità diversa dal passato, con un fine teso più alla ricerca che al clamore, direi più intimo. Si era risvegliato in tanti judoka uno spirito che si era assopito e anche svogliato e, strano a dirsi, aveva ripreso entusiasmo. Non sò dire come è successo ma una strana alchimia aveva prodotto il risveglio. Per anni persone di ogni parte d'Italia si ritrovavano solo per il piacere di praticare Judo senza etichette e senza interessi. Un bel periodo, come ama ricordare l'amico Giovanni C. che si faceva 600km ogni mese per conVivere e conDividere con amici momenti di sana pratica. O come l'amico Claudio F. che ricorda come i Maestri giapponesi in quegli anni davano senza riserve e trasmettevano entusiasmo e conoscenza. Mi sono sentito di fare questa considerazione perchè da un pò di tempo sembra ci sia una rincorsa a proporre i Maestri di turno come un piatto da servire freddo, senza pensare un momento che sono persone anche loro e probabilmente si sentono usati come fenomeni da " tatami" . Allora ci si domanda come mai alcuni Maestri non riescono più a " dare" come prima, non riescono più a trasmettere quelle piacevoli sensazioni che solo attraverso l'entusiasmo si può dare. Ho voluto esternare questo sfogo perchè mi sento coinvolto anch'io.
Nel mese di marzo abbiamo avuto ospiti due Maestri giapponesi Osaka Eijiro e Shiigi Munenori, invitati dal gruppo di Prato, e per condividere con più persone possibili li abbiamo fatti " scarpinare", si dice a Prato,e nonostante abbiano trasmesso una moltitudine di cose belle, mi sento di dire che forse li abbiamo sfruttati un pò, non considerando che vanno oltre i settanta. Personalmente mi vergogno un pò e, insieme al gruppo di Prato, ci siamo scusati con loro. Mi piacerebbe che altri amici che organizzano appuntamenti con altri Maestri la pensassero così : non abusiamo della loro disponibilità e gentilezza, perchè si potrebbe arrivare al colmo e potrebbe verificarsi il risultato inverso, oltre alla considerazione negativa che si farebbero degli italiani. Cosa che, temo, si siano già fatta. Mi scusino se ho nominato alcuni amici, ma penso, e spero, che comprendano
Gigi Moscato