07/09/2010
Trasferta Giappone 2010
Trasferta Giappone 2010
Sono passati 10 anni esatti dalla mia prima trasferta in Giappone, o meglio al Kodokan. I primi anni sono stati caratterizzati dall’emozione di un mondo sconosciuto tutto da scoprire e chiaramente condizionato dal misticismo che il Kodokan e la sua storia esercita sui praticanti di Judo in tutto il mondo. Dopo 10 anni e tanti cambiamenti interpersonali avvenuti in questi anni i viaggi che ho intrapreso dal 2005 ad oggi hanno cambiato lo stato d’animo che caratterizzavano i primi anni: timidezza all’inizio più consapevolezza oggi. Io e l’amico Gianni ( Volpi ), ci siamo adoperati a fare da apripista a tanti amici che chiedevano di partecipare ai lavori che il koshukai offre tutti gli anni, e perché no anche girellare. Amici napoletani, Mafalda Chiaro, Luca e Riccardo Stornaiuolo, si sono uniti moralmente al nostro gruppo formato da : Pernici Elio di S. Sepolcro (AR), Borgianni Vittorio di Empoli ( FI), Baldini Alberto di Camaiore (LU), Timotheè Andrè di Bagno a Ripoli ( FI), Montigiani Alvaro + la moglie Marta di (FI), Guerri Alessandro + la moglie Liliana di (FI), Pacini Gianluca + la fidanzata Alessandra di Bagno a Ripoli (FI), Bisi Mauro di Reggio Emilia, Franzoni Ettore + la moglie Gabriella di Reggio Emilia, Casu Maurizio di Firenze e Naro Antonella di Prato. Il gruppo, che poi in effetti erano gruppi, ha agito in maniera autonoma : Naro Antonella e Casu Maurizio sono stati quasi praticamente sempre a Kashima insieme al M° Shiigi e Kent per studiare Katori ottenendo un diploma speciale rilasciato apposta a loro due per il lavoro svolto. Il M° Shiigi mi ha riferito che questo diploma è speciale perché è unico. Nei giorni rimasti Casu e Naro hanno praticato Judo con noi. Il gruppo formato dal sottoscritto ( N°18 ) è arrivato il 17 agosto in tempo utile per la settimana riservata al kata, la quale presentava un programma diverso dal solito : fare in modo che tutti potessero praticare il kata proposto per la giornata, pertanto abbiamo cominciato con il Ju no kata diviso per livelli ; poco esperti, buona conoscenza, esperti, ed ogni gruppo aveva una accoppiata di insegnanti capitanati da M^ Akiyama, 7 dan, M^ Nagai 7 dan, M^ Umetsu 8 dan, soluzione ottimale considerando gli approfondimenti presentati durante la pratica. Nel pomeriggio Itsutsu no Kata con l’inossidabile M° Osawa, 10° dan, il quale è stato coadiuvato dai Maestri, Yamamoto, Fukujima, Enoki. Lezione sempre pregevole e di alto contenuto tecnico, la quale è stata caratterizzata all'inizio da attenzioni lodevoli verso il sottoscritto, ma forse perché gli sono simpatico. Prima che finisse il Koshukai il M° Osawa ha invitato nel suo ufficio privato e ha voluto consegnare, a me e Gianni, un suo pensiero scritto su dei quadretti come fa di solito, presente il M° Sato. Basta solo questo gesto per ripagare tutta la trasferta. Il M° Sato si è dimostrato sempre molto gentile durante la nostra permanenza facilitando ogni problematica che si presentava, sia tecnica che organizzativa. Inoltre mi ha onorato portandomi alle lezioni private del M° Daigo sul koshiki no kata. Ho chiesto personalmente al M° Sato se aveva intenzione di ritornare in Italia e si è reso disponibile per il prossimo anno, e a conferma di ciò ha invitato tutto il nostro gruppo ad un drink presso il mitico bar “ Caffè veloce” vicino al kodokan. Questo è un grosso risultato considerando che due anni fa il M° Sato mi aveva palesato di non ritornare più in Italia. Il Nage no kata è stato condotto dal M° Ichiro Abe 10 dan e dai suoi assistenti e, nonostante alcuni amici “ garisti” italiani dicevano che erano cambiato alcune cose dall’ultimo video, non ho notato nessun cambiamento, se non aver constatato che la coppia rumena vincitrice nel 2009 del camp. del mondo, si è trovata a disagio in alcuni momenti sbarellando un po’. Questo a riprova che i “garisti” non riscontrano pareri positivi al Kodokan, pur esprimendosi in maniera impeccabile e pulita. Il M° Sato, il quale ci stava vicini, invece si complimentava con noi ammiccando e confermando le nostre esecuzioni.Il katame no kata è stato appannaggio del M° Matsushita 9° dan, grande amico del M° Osawa e di un nostro caro amico, Ishii Isamu, fin dai tempi dell’università. Il M° Matsushita è stato veramente gentile durante tutto il periodo, anche perché il M° Osawa quando si è pronunciato verso di me, egli era presente e ha notato le gentilezze profuse. Il M° Matsushita , per tramite del M° Sato, mi ha chiesto la dimostrazione di tutto il katame come ultima coppia, insieme a Baldini Alberto, il quale ringrazio, palesando ai partecipanti, terminata la dimostrazione, “ si fa così “. Per quanto mi riguarda questo basta e avanza. Forse se partecipavo ad una gara ufficiale non passavamo neanche il turno.Nel frattempo il M° Shiigi, su esplicita mia richiesta, ha organizzato una lezione con il M° Ochiai 8° dan, tenutario del Go no kata e Nage ura no Kata, nel piccolo Dojo del Bunkyo Association. Abbiamo partecipato solo con parte del gruppo, purtroppo alcuni non hanno potuto partecipare per problemi di spazio. Era presente una delegazione tedesca e alcuni giapponesi e il dojo era veramente piccolo. Cosa curiosa : i tedeschi che si erano adoperati per tradurre il libretto del Go no kata lo conoscevano appena parzialmente e questo ha fatto sì che il M° Ochiai ha riservato quasi solo a noi la lezione, relegandoli a fare uchikomi.A dimostrazione della grande amicizia che lega Shiigi al nostro gruppo, una sera ci ha portato tutti alle terme e poi a cena, circa 10 persone, complici il M° Osaka e l’amico Shiojima, i quali si sono sobbarcati tutte le spese a loro carico.Per quanto riguarda il Kime no kata, a cura del M° Kaise 8 dan, e Kodokan Goshin Jutsu, a cura del M° Sato 8 dan, non ho visto modifiche o altro, se non per il K.G.J. qualche leggero cambiamento, ma insignificante ai fini del kata.Koshiki no kata, ultimo giorno. Il M° Daigo, 10 dan, ha iniziato con una lezione storica. Per fortuna ci era stato consegnato un libretto con le traduzioni in francese e inglese, che alcuni amici ci hanno tradotto. La lezione tecnica è stata improntata principalmente sui contenuti e il M° Daigo ha dimostrato fin nei minimi particolari i vari aspetti di questo kata, sicuramente tra i più complicati se non il “più”. A fine lezione la M° Nagai ha dimostrato tutto il koshiki con uke Ascarij, un iraniano veramente bravo. Tutto sommato le lezioni a questa edizione del koshukai si sono svolte con il solito criterio e, forse, con un po’ di disagio per l’alto numero dei partecipanti ( prevedibile: le gare di kata hanno fatto confluire di tutto, e di più!) ma questo è il prezzo da pagare.Il giorno del kata Contest, che ripeto non è una gara contro gli altri ma solo con se stessi, ha riservato delle soprese: solo 2 coppie per il Koshiki, 4 coppie per l’Itsutsu, 5 per il nage, 6 per il katame, il resto divisi tra Kime, K.G.J e tanti per il Ju no Kata. Malignamente penso che il Ju no kata, Kime K.G.J. non hanno proiezioni e così…..le cadute le facciano gli altri!Questo anno non avevo intenzione di partecipare, se non per rendermi utile a qualcuno, e quindi mi ero riservato a dare qualche consiglio a chi si voleva cimentare.Ho lavorato con Franzoni e Bisi sull’Itsutsu no Kata e sul K.G.J per tutti i giorni del koshukai, alternandomi con le altre coppie, quasi tutte di Ju: Pernici/Timothèe – Borgianni/Bovenzi Giacomo, un ragazzo di Bordighera che ha portato alcuni suoi allievi- e Baldini Alberto con me altrimenti rimaneva solo.Giorno del kata Contest, 26 luglio. Come sempre nel giorno degli esami la tensione si percepisce nell’aria. Volti vecchi a provare e riprovare, volti nuovi smarriti a cercare consigli e conferme. Una sensazione stimolante che ti permette sempre di rimetterti in gioco e crescere ( “gli esami non finiscono mai” come ebbe a dire Eduardo De Filippo).La coppia Franzoni/Bisi hanno eseguito un discreto Itsutstu no kata ottenendo rispettivamente Sei Juku ( medio) e Narai ( sufficiente ).La coppia Bovenzi/Borgianni hanno eseguito Ju no kata ottenendo Sei Juku ( medio) e Narai ( sefficiente ).La coppia Moscato/Baldini hanno eseguito Ju no kata ottenendo Sei Juku ( medio) e Narai ( sufficiente ).La coppia Pernici/Timotheè purtroppo, sempre con il Ju, non ha ottenuto nessun livello. Sicuramente avendo provato solo in pochi giorni li ha penalizzati.Altre persone del gruppo non hanno potuto partecipare perché sono venuti a metà Koshukai. Per il kata Contest occorre essere presenti al corso intero.In generale solo tre persone hanno ottenuto l’aspirato Juku Tatsu ( superiore ) nel K.G.Jutsu e nel Ju no Kata, e solo giapponesi.Al di là delle organizzazioni, Federazioni e Associazioni, il gruppo italiano è risultato il più numeroso, circa 30, e qualificato dimostrando che in terra neutrale l’Italia è unita e solidale. A questo riguardo è doveroso ricordare chi ha contribuito a dare questa immagine : gruppo Moscato/Volpi - gruppo Sugiyama/Venturini - gruppo Magro, gruppo Bovenzi e gruppo Chiaro Mafalda.Per alcune foto visitare il sito del Judo Bagno a Ripoli. Per mia volontà ho preferito non inserire foto nel mio sito.
GiGianni